L’Associazione Culturale NAJS ha piacere di invitarti
nello studio di Via Romana 30/R a Firenze
per assistere alla presentazione del libro di Valeria Bivona
‘Nta Ciumara d’ ‘u Paisi
MORGANA EDIZIONI
domenica 18 marzo 2012
ore 18.00
con i musicisti
Sandro Bertieri alla chitarra
Carlo Nuccioni alla fisarmonica
e la voce di Arianna Romanella
e l’esposizione dei quadri di corredo al libro di Laura Coniglione
Il libro verrà presentato da Imperatrice Di Passio
docente di Lingua e Letteratura Italiana
studiosa di storia della lingua italiana e dei suoi dialetti.
Sarà presente l’Autrice.
Dalla recensione di Gabriele Ametrano pubblicata sul Corriere della Sera nella pagina di Firenze
C’è stato un tempo in cui gli immigrati erano italiani. In cerca di fortuna, di un lavoro più
remunerativo, in tanti hanno lasciato i loro paesi e sono andati fuori portando con sé le
proprie famiglie. Tornare era una festa che presagiva le vacanze, gli abbracci e le
attenzioni di chi era rimasto. Da quel mondo lontano (neanche più di tanto) nasce il testo
che propone al pubblico Valeria Bivona, nata a Messina ma fiorentina d’adozione. ‘Nta
ciumara d’ ‘u Paisi è un racconto poetico, narrato dalla voce di una bambina di sei anni. I
genitori siciliani si sono trasferiti in Germania e per il periodo estivo tornano a Ciarra, un
piccolo paese nel messinese.
«Arruvata ‘nte Calabbri ‘ncuminciava a rispirari n’autra vota. Si, jò stava misi e misi senza
rispirari». Il viaggio è lungo ma arrivare è liberatorio: tornare dai nonni è la felicità dei gesti
quotidiani, del sole che brucia la terra, del respiro a pieni polmoni nelle corse. In poche
pagine l’autrice riesce a donare al lettore un assaggio di quella bellezza che la bambina
vive. Passando dall’utilizzo della lingua italiana al dialetto siciliano (un piccolo glossario
nelle ultime pagine aiuta a comprendere il significato dei vocaboli), dalla narrazione ad
alcuni inserti poetici, Valeria Bivona lascia che la bambina parli del mondo intorno a sé, dei
nonni, del padre, del sorriso della madre. ‘Nta ciumara d’ ‘u Paisi è un ritratto che brilla di
dolcezza e antica familiarità, rendendo la memoria un cristallo da conservare con cura. Ma
non sempre la purezza è totale. Le pagine si tingono di tragedia quando il ricordo
dell’estate s’inoltra negli avvenimenti. Il padre che viene arrestato è solo uno dei motivi
che sposta l’attenzione verso un orizzonte di solitudine. La bambina, lasciata a Palermo
dagli altri nonni, vive l’indicibile fra le mura familiari. Il nonno “gioca” in maniera volgare e
la protagonista è obbligata a subire. L’abuso nella giovane anima è un macigno che non si
frantuma facilmente. In quattro pagine s’intravede l’inferno, per poi capire che la vita ha la
capacità di trovare altre strade per scoprire nuovamente la felicità.